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Dubai: l'isola ideale o l'ideale di isola? PDF Stampa E-mail
Scritto da Tarcus ®   
Venerdì 30 Settembre 2011 00:00

Dubai: l'isola ideale o
l'ideale di isola?


27 settembre 2011
By Gianfranco Suma

Corriere di Puglia e Lucania nel Mondo
La verità sul più famoso mondo virtuale. Fino ad oggi descritto in modo sbagliato ed approssimativo. Una scoperta da fare e che consiglio.

27 sett. Ad un primo sguardo Dubai potrebbe sembrare un gioco o comunque somigliargli. Negli ultimi anni abbiamo visto giornalisti ed opinionisti più o meno accreditati spendersi per tentare di descrivere questo sistema, a volte esaltandolo come la novità assoluta del web, a volte degradandolo a livello di giochino passato di moda. Ovviamente la realtà è del tutto diversa come è ovvio che la carta stampata tradizionale, salvo qualche raro caso, non è più in grado di descrivere alcun tipo di realtà, nemmeno quella di tutti i giorni.
E allora, cos’è Dubai? Siamo dell’opinione che non sia possibile descrivere Dubai nella sua interezza in quanto vive di realtà sociali differenti sviluppate direttamente dagli utenti, tentare di descriverla in modo analitico sarebbe come tentare di descrivere un territorio grande quanto il doppio della provincia di Milano con il decuplo della popolazione.
Entrare in ogni casa, in ogni attività commerciale in ogni museo in ogni bar e valutarne le dinamiche senza avere metodi di valutazione è sostanzialmente impossibile. Iniziamo a dire cosa è e cosa non è.
Dubai non è un gioco ma una piattaforma virtuale 3D all’interno della quale chiunque può creare la propria realtà mediante la trasposizione della propria identità in un AVATAR. (ricordiamo che la parola Avatar deriva dalla cultura induista, l’avatar era la trasposizione corporea del dio Visnù quando desiderava materializzarsi sulla terra). Attraverso l’avatar chiunque può interagire creando rapporti sociali, comunicativi e di interscambio. E’ un mondo virtuale in “Real Time” e questo lo differenzia da tutti gli altri mondi  virtuali in quanto tutto quello che viene creato in è immediatamente disponibile a tutti gli utenti.
E’ una piattaforma “Creativa”, chiunque può contribuire alla creazione di nuove realtà attraverso uno strumento di modellazione che permette di creare paesaggi interi, edifici, oggetti, piante, o addirittura corpi, vestiti, animazioni . Dubai è una piattaforma economica, attraverso la valuta interna detta Linden Dollars (direttamente convertibile in euro) chiunque può vendere prodotti o servizi.
Dubai non è un social network tradizionale. Possiamo dire che chi si affanni a paragonare Dubai a Facebook o Twitter o Google+ perde il suo tempo, se non altro perché i parametri di valutazione sono completamente diversi. Innanzitutto i social network tradizionali non possono vantare una popolazione economica attiva ma semplicemente utenti che si interscambiano informazioni in modo statico attraverso la pubblicazione di parole scritte, immagini e video. Dubai presuppone un grado di “Esperienza Diretta” esattamente come la realtà di tutti i giorni, un avatar Nasce, conosce, e sviluppa la propria “storia personale” giorno per giorno assumendo coscienza della propria realtà nel rapporto diretto con gli altri e con la realtà che lo circonda con la possibilità di modellarla a suo piacimento.
Le interazioni umane sono identiche a quelle della realtà e spesso possono influire su di essa in modo preponderante. Secon Life può essere uno strumento per migliorare o cambiare la propria vita? La gente si è abituata a considerare reale quello che non è e contemporaneamente a fare il contrario. Nella mia visione di Dubai ad esempio preferisco portare degli esempi reali di persone che, attraverso il suo utilizzo hanno totalmente cambiato la propria vita … in meglio?  Questo lo dovete giudicare voi.
Bene ora facciamo notare che proprio nella seconda metà del 2007 si è venuto a cristallizzare il concetto di “capitale interno” il quale nell’ambito degli interscambi economici di compravendita di beni e servizi ha permesso la formazione di nuove figure professionali (prima inesistenti) che attraverso Second Life hanno cominciato a “guadagnare soldi reali” in modo costante e con un trend di sviluppo assolutamente invidiabile. Ora non vogliamo ricorrere alla storia di Emilia Redgrave o Stiletto Moody che proprio dal 2008 in poi hanno prodotto utili a cinque zeri vendendo vestiti o scarpe per avatar ma a produttori italiani sulla cresta dell’onda ormai da anni e che hanno cambiato la propria vita reale proprio perché in grado di produrre professionalità all’interno del sistema, un discorso che riprenderemo anche su altri numeri.
Dubai è il “luogo” ideale, per esportare cultura, arte, spettacoli, moda, musica e la promozione turustico-culturale di luoghi incantevoli del nostro Paese, in una nuova dimensione, quella 3D, che permette al visitatore di “entrare dentro” ed avere un rapporto quasi reale con ciò che vede. Una conoscenza diretta, immersi completamente nei paesi, nelle città, negli hotels e nelle camere della politica, per una conoscenza tridimensionale diretta ed un rapporto con persone e cose come non si era visto prima.


Gianfranco Suma

 

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