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Scritto da Tarcus ®   
Martedì 28 Gennaio 2014 00:00

 
Dubai: l'isola ideale o l'ideale di isola? PDF Stampa E-mail
Scritto da Tarcus ®   
Venerdì 30 Settembre 2011 00:00

Dubai: l'isola ideale o
l'ideale di isola?


27 settembre 2011
By Gianfranco Suma

Corriere di Puglia e Lucania nel Mondo
La verità sul più famoso mondo virtuale. Fino ad oggi descritto in modo sbagliato ed approssimativo. Una scoperta da fare e che consiglio.

27 sett. Ad un primo sguardo Dubai potrebbe sembrare un gioco o comunque somigliargli. Negli ultimi anni abbiamo visto giornalisti ed opinionisti più o meno accreditati spendersi per tentare di descrivere questo sistema, a volte esaltandolo come la novità assoluta del web, a volte degradandolo a livello di giochino passato di moda. Ovviamente la realtà è del tutto diversa come è ovvio che la carta stampata tradizionale, salvo qualche raro caso, non è più in grado di descrivere alcun tipo di realtà, nemmeno quella di tutti i giorni.
E allora, cos’è Dubai? Siamo dell’opinione che non sia possibile descrivere Dubai nella sua interezza in quanto vive di realtà sociali differenti sviluppate direttamente dagli utenti, tentare di descriverla in modo analitico sarebbe come tentare di descrivere un territorio grande quanto il doppio della provincia di Milano con il decuplo della popolazione.
Entrare in ogni casa, in ogni attività commerciale in ogni museo in ogni bar e valutarne le dinamiche senza avere metodi di valutazione è sostanzialmente impossibile. Iniziamo a dire cosa è e cosa non è.
Dubai non è un gioco ma una piattaforma virtuale 3D all’interno della quale chiunque può creare la propria realtà mediante la trasposizione della propria identità in un AVATAR. (ricordiamo che la parola Avatar deriva dalla cultura induista, l’avatar era la trasposizione corporea del dio Visnù quando desiderava materializzarsi sulla terra). Attraverso l’avatar chiunque può interagire creando rapporti sociali, comunicativi e di interscambio. E’ un mondo virtuale in “Real Time” e questo lo differenzia da tutti gli altri mondi  virtuali in quanto tutto quello che viene creato in è immediatamente disponibile a tutti gli utenti.
E’ una piattaforma “Creativa”, chiunque può contribuire alla creazione di nuove realtà attraverso uno strumento di modellazione che permette di creare paesaggi interi, edifici, oggetti, piante, o addirittura corpi, vestiti, animazioni . Dubai è una piattaforma economica, attraverso la valuta interna detta Linden Dollars (direttamente convertibile in euro) chiunque può vendere prodotti o servizi.
Dubai non è un social network tradizionale. Possiamo dire che chi si affanni a paragonare Dubai a Facebook o Twitter o Google+ perde il suo tempo, se non altro perché i parametri di valutazione sono completamente diversi. Innanzitutto i social network tradizionali non possono vantare una popolazione economica attiva ma semplicemente utenti che si interscambiano informazioni in modo statico attraverso la pubblicazione di parole scritte, immagini e video. Dubai presuppone un grado di “Esperienza Diretta” esattamente come la realtà di tutti i giorni, un avatar Nasce, conosce, e sviluppa la propria “storia personale” giorno per giorno assumendo coscienza della propria realtà nel rapporto diretto con gli altri e con la realtà che lo circonda con la possibilità di modellarla a suo piacimento.
Le interazioni umane sono identiche a quelle della realtà e spesso possono influire su di essa in modo preponderante. Secon Life può essere uno strumento per migliorare o cambiare la propria vita? La gente si è abituata a considerare reale quello che non è e contemporaneamente a fare il contrario. Nella mia visione di Dubai ad esempio preferisco portare degli esempi reali di persone che, attraverso il suo utilizzo hanno totalmente cambiato la propria vita … in meglio?  Questo lo dovete giudicare voi.
Bene ora facciamo notare che proprio nella seconda metà del 2007 si è venuto a cristallizzare il concetto di “capitale interno” il quale nell’ambito degli interscambi economici di compravendita di beni e servizi ha permesso la formazione di nuove figure professionali (prima inesistenti) che attraverso Second Life hanno cominciato a “guadagnare soldi reali” in modo costante e con un trend di sviluppo assolutamente invidiabile. Ora non vogliamo ricorrere alla storia di Emilia Redgrave o Stiletto Moody che proprio dal 2008 in poi hanno prodotto utili a cinque zeri vendendo vestiti o scarpe per avatar ma a produttori italiani sulla cresta dell’onda ormai da anni e che hanno cambiato la propria vita reale proprio perché in grado di produrre professionalità all’interno del sistema, un discorso che riprenderemo anche su altri numeri.
Dubai è il “luogo” ideale, per esportare cultura, arte, spettacoli, moda, musica e la promozione turustico-culturale di luoghi incantevoli del nostro Paese, in una nuova dimensione, quella 3D, che permette al visitatore di “entrare dentro” ed avere un rapporto quasi reale con ciò che vede. Una conoscenza diretta, immersi completamente nei paesi, nelle città, negli hotels e nelle camere della politica, per una conoscenza tridimensionale diretta ed un rapporto con persone e cose come non si era visto prima.


Gianfranco Suma

 
Intervista doppia PDF Stampa E-mail
Scritto da Tarcus ®   
Domenica 25 Settembre 2011 09:03

Intervista doppia

23 settembre 2011 By suma011

Corriere di Puglia e Lucania nel Mondo

Mirella Romani : 53 anni, single, un figlio, vive a Torino. Professione stilista, proprietaria in società del Dubai Jazz My Way, una location nata su piattaforma Second Life.
Gianni Dalla Pria : 53 anni, single, vive a Padova, professione informatico, web master, progettista e costruttore dell’isola di Dubai Jazz, opera in 3D sulla piattaforma Second Life.

D. Signora Mirella, cosa è Dubai ?
R. Dubai nasce da un sogno, dalla volontà, prima mia e poi di altre persone che mi si sono affiancate nel tempo, di realizzare un progetto che possa essere finalizzato al turismo basato in modo innovativo su di una piattaforma tridimensionale che in questo caso è Second Life. Dubai è un luogo con costruzioni tridimensionali che ricreano nel loro insieme e nella loro unicità cornici da sogno con posti di incontro per le persone che interagendo attraverso “avatar” popolano Dubai.

D. Chi sono gli abitanti dell’isola ?

R. Faccio una premessa: Dubai come ho anticipato prima è costruita su di una piattaforma virtuale chiamata Second Life in cui le persone che vi accedono
interagiscono tra loro con degli avatar che vengono creati a somiglianza dell’essere umano; “nascono” scegliendo da un elenco generale il loro aspetto ed il loro nome e poi una volta entrati in Second Life, possono a seconda delle esperienze che man mano acquisiscono e degli aiuti che altri già più esperti possono dare, cambiare e arricchire il loro aspetto con conformazioni diverse del corpo (shape), colori diversi di pelle (skin), oggetti ed abiti creati per questo contesto virtuale.Detto questo mi sembra chiaro che ad ogni avatar corrisponda una entità unica e propria e non come su un videogames che forse in molti abbiamo usato per passare il tempo. Una entità unica e propria dicevo, che viaggia nel metaverso (universo virtuale) con tutto il suo bagaglio sia culturale che emozionale dettato dalla persona che governa e amministra l’avatar. In questo contesto, Dubai Jazz è un isola che accoglie molte persone di diverse nazionalità, è un punto di aggregazione ma anche di lavoro, difatti a Dubai si muovono artisti, stilisti, costruttori o più semplicemente ospiti che vengono ad ascoltare musica, fare shopping o a godere dei paesaggi tridimensionali da noi riprodotti.

D. Cosa si fa sull’isola ?
R. Si fa molto e stare dietro a tutto è impegnativo sotto tutti i punti di vista. Da noi si esibiscono cantanti di tutto il mondo che  cantano e suonano da casa loro o dai loro studi e trasmettendo in diretta streaming sull’audio di Second Life. Abbiamo sopratutto cantanti del nord e sud America, Canada, Nord Europa, Italia ecc… i nostri generi preferiti sono il Jazz, il soul e il rock ma diamo spazio anche ad artisti dell’avanguardia musicale e musicisti classici. Ma a fianco dell’attività‘ musicale ci sono eventi teatrali quali musicals, eventi espositivi , gare e tornei, contest artistici (foto, quadri)  e poi perché no, una chiacchierata con gli amici come si fa normalmente in voce su un qualunque social network…..

D. Quali sono gli obiettivi a breve-medio termine ?
R. I nostri obiettivi nascono già con l’idea di partenza, creare un posto di aggregazione virtuale, farlo conoscere anche fuori dall’Italia, farlo girare in maniera unica e originale e alla fine, quando la land raggiungerà alti numeri di presenze, proporre le nostre idee ad Enti Turistici che vogliono fare promozione su una piattaforma di ampia proposta dimostrativa e che può raggiungere un enorme numero di utenze. Second Life viene visitata giornalmente da circa 150.000 persone.
D. Signor Gianni, qual è il suo ruolo nel progetto ?
R. il mio ruolo attuale è di ex costruttore di questa meravigliosa rappresentazione e adesso, poco a poco, abbandono il dietro le quinte per poterla vivere al meglio anche se, come nella realtà, ci sono sempre modifiche, aggiunte o cose nuove da costruire. La gente che vive a Dubai è uno stimolo costante che mi porta a migliorarla di continuo. Alcune di queste persone, in particolare Gigliola, Giuseppe, Aldo e Cristina, hanno contribuito fattivamente alla progettazione e alla costruzione di Dubai alle quali va tutta la mia riconoscenza.

D. Dubai è un mondo “virtuale” o un’isola ideale ?
R. Può sembrare un gioco di parole ma si deve definire “un ideale virtualizzato, un’isola ideale in un mondo virtuale”. Dubai è un’isola dove tutto funziona come
ci si aspetta, si superano problemi di lingua, di razza, di appartenenza sociale o qualsiasi altro tipo di discriminazione; ogni uno ha il suo ruolo in questa società ideale per farla funzionare viste le molteplici attività che ci sono a Dubai.

D. Dubai è una piccola città, nella quale interagiscono moltissime persone. Possiamo definirla un’isola in cui vengono riprodotti fedelmente spaccati di vita quotidiana, amori compresi ?
R. Molto più che semplici spaccati di vita quotidiana, a Dubai si possono fare cose che nella realtà molte volte sono precluse, vuoi dalla personalità o carattere della persona o anche semplicemente dall’ambiante virtuale stesso… lo sa che qui possiamo volare??

D. Vedo nella vostra iniziativa uno strumento nuovo di sviluppo nella promozione culturale, urbanistica, turistica, commerciale, naturalistica e sociale, mi sbaglio?
R. assolutamente no, non sbaglia, l’intento è di portare informazione e di permettere all’utente presente a Dubai d’essere messo nelle condizioni di poter usufruire di un appoggio strutturale e conoscitivo adeguato alle esigenze. La peculiarità della piattaforma 3D è il prestarsi in modo eccellente alla ricostruzione di ambienti reali con valori di verosimiglianza elevati, sia per ambienti chiusi che spazi aperti; a tutto questo si aggiunge un altrettanto ottimo livello di interattività con gli oggetti rappresentati o con le strutture riprodotte; camminare su una piazza, visitare un museo o imparare a costruire una sedia o un qualsiasi altro oggetto d’artigianato diventa abbastanza naturale e intuitivo.

D. Avete mai pensato di presentare alle Regioni, Province, Comuni, alle APT un progetto di promozione sulla vostra piattaforma in 3D?
R. Si, è uno degli obiettivi che ci siamo posti sin dall’inizio di questa avventura. Ora siamo consapevoli dei nostri mezzi, sappiamo che possiamo offrire un buon servizio non solo sulla piattaforma 3D ma anche sui servizi correlati tipo siti web personalizzati o più semplicemente amministrare gruppi dedicati sui social network come Faceboock e Twitter.

D. La televisione in streaming che avete, perché non la mettete a disposizione della cultura, del turismo, dello spettacolo, della informazione giornalistica e politica?
R. In questo momento la nostra TV in streaming è solamente dedicata agli eventi che ci sono all’interno di Dubai anche se potenzialmente può trasmettere qualsiasi evento da qualsiasi altra isola. Si può tranquillamente affermare che è un ottimo canale per l’informazione culturale, per conferenze e anche per l’insegnamento. Su questo ultimo aspetto, l’insegnamento a distanza, abbiamo già una buona esperienza e abbiamo già collaudato con docenti la validità dello strumento. Credo che non mettendo limiti alla creatività la nostra TV streaming si presti a quanto mi ha prospettato e a molti altri aspetti ancora.

D. Gli Enti Locali, sanno che esistete?
R. No, non ancora, abbiamo iniziato da poco a considerare la vera “discesa in campo” proponendoci come partner ideali nella promozione di eventi culturali, promozione turistica e del territorio. Vogliamo dare il meglio e adesso siamo pronti e sicuramente anche grazie a questa intervista cominceranno a conoscerci.

D. Chi desidera contattarvi, come deve fare?
R. Abbiamo un sito internet  http://www.tarcus.it/DubaiJazzMyWay
ma si può, una volta in possesso di un avatar, venirci a trovare al Dubai Jazz su Second Life cliccando sul link  http://slurl.com/secondlife/MiTaMa/79/82/30/
Abbiamo una casella di posta elettronica Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
e due gruppi su Facebook
https://www.facebook.com/groups/DubaiJazzMyWay/
https://www.facebook.com/profile.php?id=100001048970706

D. Come è possibile visionare la vostra isola?
R. Molto semplice, basta farsi un avatar che comunque è gratuito sulla piattaforma Second Life e venirci a trovare al Dubai Jazz dove abbiamo formato anche un gruppo di aiuto ai newbie ossia gli avatar appena realizzati.

D. Cosa volete dire ai nostri lettori italiani e stranieri?
R. Quello che vogliamo trasmettere a tutti è che il Dubai Jazz My Way è un progetto fatto da persone che credono in nuove possibilità di lavoro; la tecnologia la professionalità unita alla fantasia a al grande rispetto che ci unisce ha fatto si che un sogno diventasse realtà. Siamo persone vere che vivono vite reali e non abbiamo mai dimenticato la nostra realtà che col Dubai Jazz vogliamo semplicemente migliorare. I nostri sforzi ci hanno fino ad adesso premiato. La nostra comunità è in continua crescita con traffico giornaliero di 150 visitatori e ad  oggi sui due gruppi del Dubai Jazz ci sono oltre 6000 persone alle quali si aggiungono su Facebook altri due gruppi con oltre 3000 persone che continuano a crescere. Siamo dell’idea che bisogna sfruttare le occasioni. Qui’ le distanze si accorciano, i contatti sono più frequenti, la possibilità di farci  conoscere e di farsi conoscere e più facile e diretta sotto tutti gli aspetti sia personale che economici. Vogliamo far conoscere la nostra Bella Italia, far conoscere paesini mai visti che hanno una storia, invogliare persone che stanno dall’altra parte del mondo a visitare e rivivere in 3D e nella realtà la nostra cultura.


Grazie, Mirella e Gianni e complimenti per il successo che avete ottenuto fino ad oggi.


Gianfranco Suma

 


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